La mano esprime ciò che è e vive una persona.
L’operatore che agisce il Tocco Armonico si muove all’interno di un lavoro corporeo sensibile, collocato tra la propria sensibilità terapeutica e le potenzialità terapeutiche del paziente.
Tatto e cinestesi si rivelano come canali privilegiati dell’esperienza corporea. Il Tocco Armonico è l’espressione di un attento ascolto empatico-tattile-cinestesico tra ricevente e operatore, poiché nel toccare si è contemporaneamente toccati. Entrambi vivono una condizione vitale di contatto e movimento.
Le mani nel loro agire svolgono tre funzioni peculiari:
- funzione ricettiva: nell’esplorazione dei Percorsi Energetici le mani, poste in condizione di “ascolto”, raccolgono utili informazioni provenienti dalle zone tissutali toccate.
- funzione elaborativa: le informazioni raccolte durante le operazioni cinestesiche-tattili vengono elaborate dall’operatore.
- funzione restituiva: dopo l’elaborazione le mani forniscono una restituzione ai tessuti sottoforma di movimenti adeguati alla situazione del momento e della persona ricevente.
I gesti che si compiono sono parte di una relazione riconosciuta come stra-ordinaria per l’intensità esperienziale unica e irripetibile.
Il Tocco Armonico è una predisposizione all’atto del cogliere e dell’accogliere: piuttosto che manipolare zone corporee secondo dettami terapeutici prestabiliti, si asseconda il divenire corporeo del soggetto ricevente laddove le mani sono poste. Una richiesta del corpo che esprime il bisogno di un cambiamento salubre, non và indirizzata ma seguita secondo le sue espressioni: cosicché il contatto diviene “toccare per cambiare”.
Le mani e il corpo toccato esprimono una relazione creativa, proiettata al disvelarsi di condizioni salubri.