Testimonianze

Per la mia malattia, confesso che all’inizio del trattamento ero abbastanza scettico, poi avendo provato un po’ di tutto ho voluto iniziare il Tocco Armonico®.

Prima del trattamento ero carico di dolori e bruciori dall’addome alle gambe, in una scala dei valori da uno a dieci posso dire nove/dieci come intensità. Durante il trattamento cominciavo a sentire un certo beneficio che si ripercuoteva anche sulla spasticità intensa che mi pervade continuamente, fino ad arrivare al termine della seduta a una  scala di valore quattro/cinque d’intensità. Di sicuro se avessimo potuto continuare nel tempo e avessimo avuto la possibilità di una maggior frequenza, avrei tratto ancora di più beneficio perché su di me il Tocco Armonico® Funziona, ma i motivi organizzativi del reparto non lo hanno permesso.

 

 

Claudio P, Torino 2014,

Enzo, non immagini quanto sia felice E. per essersi rivolta a te; da quando hai iniziato a trattarla non fa altro che elogiare la tua alta competenza, professionalità e un'infinita umanità che ti spinge a creare una straordinaria comprensione e compassione della sofferenza. Per fortuna E. non fa altro che ringraziare anche me per averla indirizzata a te. Grazie Enzo!

,Torino 2019,

Sono passati ormai quasi due anni da quando mi sono avvicinato per la prima volta al Tocco Armonico. Ho visto la locandina Ecm, ero molto incuriosito; sono molto attratto da questo mondo legato all’energia e alla visione olistica dell’uomo e sono molto aperto verso queste tecniche che qualcuno definirebbe.. anzi definisce “strane”. Così ho deciso di partecipare al corso, anche se il Tocco Armonico  non era molto conosciuto, come ad esempio il Reiki, che ha già un suo nome e una sua notorietà. Non sapevo cosa dovevo aspettarmi, e soprattutto non mi sarei mai immaginato cosa avrebbe cambiato in me e come poi mi avrebbe mostrato un modo  nuovo di vedere la vita e il lavoro.. il TUTTO!!!.

Come corsista in questi due anni non posso che dire cose positive: non è un normale corso d'aggiornamento con più incontri durante l'anno, dove ti eserciti sulla tecnica e discuti i casi su cui ti sei sperimentato, ma per esperienze ed emozioni condivise, diventa un vero e proprio percorso: un percorso di vita direi, da fare con persone che prima neanche conoscevi, ma che giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza, inizi a scoprire e ad apprezzare confrontandoti in assenza di giudizio. Per ognuno avvengono dei cambiamenti positivi ed il bello è poterli condividere con gli altri che stanno facendo il tuo stesso percorso e che a loro volta possono farti da specchio continuo. Quello che senti le prime volte che applichi il Tocco è qualcosa di strano e coinvolgente.. in quel momento instauri una relazione importante con gli altri corsisti, è come se riuscissi a sentire meglio quello sentono e provano nel profondo ...riesci ad instaurare con loro un rapporto empatico..indipendentemente se li conosci da un giorno, un mese, un anno.

Come operatore senti che riesci a dare qualcosa in più ai pazienti, senti che riesci ad entrare meglio in rapporto con loro. Durante un trattamento, come accadeva già nel corso, comprendi con più facilità quello che le persone sentono, percepisci dolore, paura ansia, ma anche equilibrio serenità. Sotto le mani senti delle sensazioni particolari: caldo, freddo, movimenti di rotazione, torsione, estensione a volte percepiti contemporaneamente anche dal ricevente con suo grande stupore. Ciò che ti rende più orgoglioso e contento per quello che fai sono le reazioni delle persone trattate: ti raccontano le cose più strane e belle, sono stati nei posti più belli con la loro mente, si sono sentiti quasi come se stessero volando (e magari si tratta di pazienti allettati già da un po') e ti ringraziano calorosamente per quello che hai fatto e per come sei riuscito a farli stare. Per i pazienti riuscire a provare queste sensazioni in ospedale, luogo da sempre associato a dolore, paura angoscia, sembra qualcosa di strano e stupefacente…. strano soprattutto perchè gratis, facente parte del processo assistenziale... molti a fine seduta,  ti chiedono quanto ti devono e rimangono increduli quando si rendono conto che non devono nulla... e credo non che questo dica tutto!!!

L’aspetto un po’ triste è rappresentato invece dall’atteggiamento resistente di alcuni colleghi spinti da motivazioni personali, convinzioni, chiusure mentali, formazione di vecchio stampo o semplicemente paura del cambiamento o del confronto. Credo sia importante come professionisti crescere ogni giorno lavorando per accrescere la qualità dell’assistenza senza la paura continua che questo aumenti il carico di lavoro o renda i pazienti troppo esigenti. Semplicemente il Tocco Armonico facilita la relazione d’aiuto e può aiutare il professionista a migliorare le capacità che già possiede.

Infine come persona esco completamente rigenerato da questi due anni,questo percorso  mi ha aiutato molto.. mi ha fatto scoprire un nuovo modo di poter essere ..me  stesso!!

 

GIUSEPPE I, Torino 2013,

"Sono una donna di 40 anni a cui un anno fa è stato diagnosticato un tumore alla mammella per il quale ho dovuto affrontare un intervento chirurgico e un lungo percorso di chemioterapia; lavoro in ospedale ed è li che ho conosciuto Erika ed ho scoperto il Tocco Armonico®, di cui non avevo mai sentito parlare e non avevo idea di cosa si trattasse.
Poichè in quel periodo ho sofferto molto, ero parecchio ansiosa, impaurita, ecc. ho pensato che fare qualcosa, che non fossero solo terapie farmacologiche, potesse aiutarmi e così ho pensato: "provo, mica mi può fare male o avere grandi controindicazioni!!" e così ho provato.
Sono molto contenta, il Tocco aiuta a rilassarsi e causa una sensazione di benessere, di tranquillità; ho iniziato prima dell'intervento chirurgico, e grazie ad esso sono andata in sala operatoria molto più tranquilla; la sensazione che si prova durante la seduta è piacevole, io consiglio a tutti di provarlo. Inoltre Erika mi ha dato tanti ottimi consigli, mi è stata molto vicina…… è un'infermiera dolcissima.

Spero davvero che un giorno questa terapia possa essere attuata assiduamente anche in ospedale, affinchè tutti ne possano avere accesso, perchè ne vale la pena.
Grazie Erika."

SILVIA C. Torino 2012,